La contrazione delle quotazioni rispetto al picco del 2006-2008 si conferma stabile, nell’ordine del 35%-40-45%. Gli stessi prezzi di scambio che si registravano nel 2002, all’entrata dell’Euro, con la differenza che oggi la tassazione sull’immobile e i suoi costi di gestione risultano aumentati.
La domanda rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso ed al primo trimestre del 2018 risulta in leggero aumento sebbene sempre molto prudente e selettiva.

Il Budget medio del potenziale acquirente difficilmente supera i 300 mila euro (contro i 500 mila di 10 anni fa) e, anche a prezzo di mercato, non sempre si riesce a giungere alla vendita.
I tempi di vendita medi, a meno di casi particolari, si assestano intorno a 365 giorni o poco più.
Le tipologie più richieste continuano ad essere sempre quelle medio-piccole.
Da qualche mese si assiste ad un risveglio di potenziali acquirenti con budget più importanti ma il fenomeno è troppo sporadico e rarefatto per poter essere preso in considerazione come dato di tendenza del mercato.

L’offerta è in leggero aumento e le richieste economiche dei venditori risultano ancora troppo sovraprezzate rispetto ai prezzi reali di mercato.
Il numero di compravendite risulta essere il leggero aumento.
Non si prevedono cambiamenti a breve termine.